Il taping kinesiologico è un valido presidio terapeutico a disposizione del fisioterapista in molte patologie algiche dell’apparato locomotore. Il prof. Rosario Bellia ha sviluppato un ampia gamma di tecniche di applicazione. Qui di seguito un esempio di applicazione del taping kinesiologico nelle distorsioni cervicali. La tecnica è tratta dal libro di recente pubblicazione: Taping Kinesiologico e colonna vertebrale ( autore prof Rosario Bellia - Alea edizioni - 356 pagine - novembre 2013).
- Taping e Kinesiologico e colonna vertebrale - Alea edizioni - Prof. Rosario Bellia
Distorsioni cervicali
I meccanismi responsabili sono il più delle volte indiretti, rappresentati da movimenti forzati in iperflessione, iperestensione, isolati o associati a col- po di frusta (coup de flèau o whiplash).
Le distorsioni del rachide cervicale possono provocare:
- lesioni legamentose
- fratture instabili (frattura del dente dell’epistrofeo) - lussazioni complete.
L’esame clinico immediato evidenzia:
- rettificazione del rachide cervicale;
- posture in inclinazione rotazione laterale;
- contrattura dolorosa della muscolatura.
Bendaggio n. 11
Bendaggio per la fase di fisioterapia-recupero (non attività lavorativa). Primo metodo
Nastro
A ventaglio e a “I”. Misuriamo direttamente sulla per-
sona la zona da bendare, per stabilire la quantità di nastro occorrente. In questo caso ci serviranno 2 na- stri di 7,5 cm di larghezza tagliati a ventaglio e uno da 3 cm a “I”.
Realizzazione del bendaggio
1. Durante l’applicazione dei due nastri tagliati a ven- taglio, il soggetto è seduto, con le braccia incrociate, le mani alle spalle e il capo flesso avanti; si segnano i punti di repere all’altezza del margine vertebrale del- la scapola in maniera simmetrica. Si applica la base del nastro sui punti segnati, quindi si aprono le ali del ventaglio verso la zona cervicale contro laterale, a tensione 0%, procedendo un ventaglio alla volta e cercando la massima simmetria.
2. Il soggetto è seduto, con il capo in posizione neu- tra; si applica il nastro tagliato a I di circa 20 cm, con larghezza 2,5, all’altezza del metamero cervicale in- teressato, con la parte centrale a tensione 50% e la zona finale verso la linea dei trapezi superiori, a tensio- ne 0%. Questo nastro darà un “effetto spazio” locale.
Se sono interessati altri muscoli (sternocleidomastoideo, scaleni, trape- zio superiore ecc), si può applicare il bendaggio decompressivo anche a questi muscoli, sempre in postura corretta e bilateralmente.
Il bendaggio può essere applicato anche mentre la persona indossa il collare terapeutico di immobilizzazione.
Autore Prof. Rosario Bellia.
Tratto da: Taping Kinesiologico e colonna vertebrale ( autore prof Rosario Bellia - Alea edizioni - 356 pagine - novembre 2013)